un flash stamattina all’improvviso
Qualche anno fa Antonio Monda, amico e compare di avventure, conoscendo la sconfinata ammirazione che ho per Michael Cimino mi invitò ad un pranzo in famiglia a casa di suo fratello Andrea a Roma. Una cosa informale e ristretta: la famiglia di Andrea, io, Antonio, Cimino e la sua manager-compagna-assistente e la figlia di quest’ultima. Il regista avrebbe partecipato quella sera ad un evento in suo onore all’Auditorium.
Ad un certo punto la conversazione cade su L’Anno del Dragone e Cimino parte con una raffica di maleparole e insulti verso la buonanima del grande Dino De Laurentiis reo di averlo costretto in fase di montaggio a stravolgere il film che lui aveva in mente. Praticamente un film che lui quasi disconosce.
Io stavo per dirgli che c’è una sequenza del film che mi ha sempre emozionato, ma mi blocco preoccupato della sua possibile reazione.
E mentre rimurgino sul da farsi lui fa: “una delle pochissime scene che sono riuscito a salvare dai tagli di quel figlio di puttana è ….”.
Non ho detto nulla, ma avrei fatto la ruota sul tavolo da pranzo.
E’ questa.
in red
“Dino De Laurentiis did not want to be met with a sea of black at his funeral. Please honor Dino by wearing something red — the color from which he drew power.”