he’s thinking
Joel e Ethan Coen porteranno in anteprima alla prossima Festa del Cinema di Roma “A Serious Man”.
Dopo il cast stellare di “Burn After Reading” con Brad Pitt, George Clooney, John Malkovich, Frances McDormand (sempre serie A, intendiamoci, ma sicuramente non dei loro migliori) questa volta hanno preso tutti attori semisconosciuti.
Chi l’ha visto in screening privati dice che notevole. Il trailer promette benissimo.
ho deciso, piace anche a me
L’ho visto da Letterman e mi ha definitivamente convinto.
E mi viene da vomitare se penso alla politica italiana.
Photo: Official White House Photo by Pete Souza
sempre sul pezzo #3
…ed ha pure annunciato la partenza della sua Banca dei Poveri:
È gia stata ribattezzata «banca dei poveri». È stata promossa dalla curia arcivescovile di Napoli per aiutare «soprattutto i giovani ed i padri di famiglia senza un lavoro a darsi un’occupazione e a procurarsi un reddito» e sarà operativa entro la fine del mese. Lo ha annunciato oggi, parlando ai fedeli nel corso della cerimonia per la liquefazione del sangue di San Gennaro, l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe.
In questo modo si vuole «aiutare chi ha idee e progetti ma non ha risorse economiche per realizzarli». Nei mesi scorsi è stato costituito dalla Curia di Napoli l’apposito fondo ‘Spes’, speranza, per l’erogazione dei prestiti a tasso zero. Chi vuole avviare una nuova attività che serva per dare reddito alla propria famiglia o offrire un’occasione per i giovani potrà avere in prestito fino ad un importo massimo di 20mila euro da restituire in alcuni anni a tasso zero.
(estratto da ilMattino.it)
sempre sul pezzo #2
Il sangue di San Gennaro si è sciolto e il Cardinale Sepe non le manda a dire nemmeno questa volta:
Parole dure del cardinale, nel corso dell’omelia di San Gennaro. «I problemi del sud sono scomparsi, per lungo tempo, da un’agenda politica troppo impegnata a turare le altre falle che via via si aprivano». ha detto. «Ma il Mezzogiorno non può continuare a essere la falla permanente della storia d’Italia; così come Napoli non può rassegnarsi a tenere saldamente il titolo della città dell’emergenza». «La mancanza di lavoro è forse il primo dei problemi che tengono in ostaggio Napoli», ha aggiunto l’arcivescovo di Napoli, il cardinale. «Lavoro significa un guadagno onesto, lavoro significa la possibilità di rendersi utile e di esprimere le proprie competenze. In una parola, lavoro è dignità, ciò a cui tutti gli uomini hanno diritto». Sepe ha poi fatto riferimento ai temi dell’integrazione con gli immigrati: «Siamo, nonostante le poche risorse, la città dell’accoglienza. Le porte di Napoli sono aperte a tutti e il volto della comunità esprime ora una multiculturalità diffusa e accettata». Poi l’ultimo colpo alla politica, ma anche al ceto intellettuale e alla gente comune: «Non possiamo restare immobili di fronte all’inevitabile, non possiamo restare vittime della nostra commiserazione, sperando di commuovere qualcuno e spronarlo a porre attenzione alla nostra storia futura».
(estratto da CorrieredelMezzogiorno.it)
1998
Harper’s Magazine, January 1998
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